Una maggior protezione delle acque e una sicurezza in caso di piena sono i motivi che hanno portato Eco center S.p.A. di Bolzano a decidere di rinnovare il collettore principale del capoluogo.
L’opera ha la doppia funzione di ampliamento della rete esistente, a servizio dei futuri sviluppi città, e di canale di sfioro dell’attuale rete fognaria, in modo da eliminare problemi di rigurgito per alcune zone già sovraccaricate.
A causa della situazione geologica estremamente complessa, il Committente ha deciso di utilizzare tubi a spinta in gres DN 800. Le caratteristiche del materiale in combinazione con l’impiego di una tecnologia d’avanguardia sono state determinanti per il buon esito dell’opera.
Fino al 50 % di roccia
Il sottosuolo ha presentato una sfida importante sia per la tecnica impiegata sia per i tubi da posare; per tale motivo, prima dell’esecuzione dell’opera l’impresa Max Bögl, il produttore delle macchine Herrenknecht e Società del Gres per i tubi in gres hanno sviluppato un piano di lavoro sulla base delle caratteristiche particolari del sito.
Materiali e tecniche per prestazioni elevate.
E’ stata utilizzata una testa fresante a sezione piena AVN 800 B con un diametro esterno De 975. A ridosso della testa, sono stati posizionati il sistema direzionale e una pompa per lo scarico dello smarino; per il controllo della direzione di spinta è stata utilizzata una combinazione laser – livella idrostatica. Questo ha permesso di garantire un controllo esatto e un’elevata precisione di posizionamento.
Meno attrito, minori forze di spinta.
Oltre all‘elevata resistenza alla corrosione, la superficie interna del tubo in gres, liscia e di elevata durezza, garantisce una bassa scabrezza idraulica; questo è dovuto alla natura intrinseca del materiale estremamente duro e compatto. Questa stessa caratteristica garantisce una superficie esterna resistente all’abrasione e liscia che favorisce l’avanzamento del tubo. Nel caso del collettore di Bolzano, grazie all’impiego dei tubi in gres l’attrito tra terreno e superficie esterna si è ridotto al minimo e questo ha contribuito a limitare le forze di spinta necessarie, che hanno raggiunto (al massimo) solo un terzo delle forze di spinta massime ammesse per i tubi in gres. Un vero record per le condizioni geologiche presenti in sito.
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