Le nuove tecnologie no-dig per il risanamento

Società del Gres ha lanciato DURA.PC, una nuova tecnologia no-dig per il risanamento delle condotte fognarie accessibili e dei pozzetti. Una soluzione che si integra alla tradizionale attività della società e segna il suo ingresso nel campo del risanamento

Lo scoppio dell’emergenza sanitaria ha reso il 2020 un anno estremamente difficile per tutti. Nonostante la pandemia, l’industria a servizio del mondo delle utility però non si è fermata. Le aziende più accorte del settore hanno infatti proseguito le loro attività di ricerca e sviluppo per mettere a punto nuove soluzioni che rendessero più semplici, veloci, economici e sostenibili an- che sotto il piano ambientale gli interventi sui sottoservizi. È il caso di Società del Gres, azienda italiana del Gruppo Steinzeug-Keramo, a sua volta parte gruppo Wienerberger, storico produttore di tubazioni in gres ceramico per il trasporto delle acque reflue, che ha lanciato DURA.PC, una nuova tecnologia no-dig per il risanamento delle condotte fognarie accessibili e dei pozzetti. Una soluzione innovativa che arricchisce la gamma di prodotti e servizi dell’azienda, aprendole un nuovo mercato. “Siamo un’azienda storicamente legata alla posa di nuove condotte, ma con questa tecnologia ampliamo il raggio d’azione entrando in un campo per noi nuovo, quello del risanamento” spiega l’ingegner Lorenzo Vidus Rosin di Società del Gres. “Una soluzione complementare alla tradizionale offerta di tubazioni in gres, che ci permette di proporci come partner anche per gli interventi di ripristino delle condotte esistenti, un settore molto promettente e fondamentale per ridurre i costi economici, sociali e ambientali associati ai lavori sulle infrastrutture a rete”.

 
Il risanamento con DURA. PC del collettore di Arnhem (Olanda) effettuato senza alcuno scavo, inserendo gli elementi del sistema direttamente dal chiusino del pozzetto. Nella foto a destra, lo stesso collettore a fine lavoro

Come funziona

La nuova soluzione è stata studiata per il risanamento statico e idraulico, senza scavo, di condotte in gravità, con dimensioni di almeno 90 cm di diametro, per fognature bianche o miste realizzate in materiale cementizio, fibra di cemento, mattoni. Il suo funzionamento è tanto facile concettualmente quanto efficace nel risultato finale. Prevede infatti l’inserimento nella condotta ammalorata di moduli prefabbricati, ovvero conci ed elementi realizzati in calcestruzzo polimerico (DURA.PC) o vetroresina (DURA. CL), in modo da creare un nuovo rivestimento all’interno della stessa condotta. I moduli, realizzati su misura in base alle dimensioni della tubatura esistente così da sfruttare perfettamente lo spazio disponibile e mantenere invariata la capacità idraulica, vengono inseriti tramite un piccolo pozzo di accesso e portati al punto di installazione con dei carrelli o un argano e, quindi, giuntati tra di loro utilizzando della malta epossidica. L’operazione si conclude con il riempimento dell’intercapedine tra la vecchia condotta e quella nuova con delle apposite malte cementizie, con una fluidità che ne garantisce una distribuzione uniforme, facendo sì che si crei un blocco unico tra i nuovi elementi e la vecchia condotta. In questo modo viene ripristinata la totale tenuta statica e idraulica della condotta, grazie alla costruzione del nuovo canale desti- nato a durare nel tempo, grazie alla durezza e all’alta resistenza meccanica, chimica e all’abrasione dei materiali che costituiscono i moduli, come se si fosse proceduto con la sostituzione della vecchia condotta.

Un sistema flessibile

Un sistema che, tra i suoi diversi punti di forza, spicca per la flessibilità. La possibilità di creare moduli su misura non pone limiti di dimensioni e forme delle condotte sulle quali intervenire. “Soprattutto, adattandosi perfettamente a tutte le diverse geometrie delle sezioni, anche le più complesse, con- sente di intervenire su vecchie condotte in cemento o mattoni costruite in opera, dove spesso le tratte da risanare possono includere cambi di geometria, angoli particolari e differenti raggi di curvature” spiega l’ingegnere. Flessibilità che include anche la possibilità di scegliere la tipologia di risanamento da effettuare. “DURA.PC consente infatti di fare anche un risanamento parziale, ovvero del solo piano di scorrimento dei fluidi, invece che dell’intera sezione del manufatto” prosegue l’ingegnere Vidus Rosin. “In questo caso l’operazione diventa ancora più agevole, in quanto si utilizzano moduli ed elementi di dimensioni più piccole, che quindi possono essere inserti direttamente dal chiusino del pozzetto di ispezione, sen- za dover realizzare un pozzo ad hoc, rendendo l’intervento ancora più economico e meno costoso”. Ma non solo. Perché la tecnologia può essere può essere impiegata anche per risanare gli stessi pozzetti. In tali interventi vengono utilizzati esclusivamente elementi in calcestruzzo polimerico, inseriti attraverso il chiusino, anche questa volta evitando lavori aggiuntivi di scavo e demolizione. In una prima fase si risana lo scorri- mento, con elementi preparati su misura e banchine prefabbricate, per poi rivestire le pareti con speciali segmenti resistenti alla corrosione e, infine, riempire l’intercapedine tra la vecchia struttura e quella nuova con le malte cementizie.

Una soluzione da premio

Enormi i vantaggi in termini di abbattimento dei costi, dei disagi alla popolazione e dei tempi di realizzazione degli interventi che la soluzione assicura. Vantaggi che si moltiplicano considerando che la tecnologia è pensata per condotte di grandi dimensioni. Non ultimo l’aspetto ambientale, tema che sta da sempre molto a cuore di Società del Gres, che non a caso ha il suo core business nelle tubazioni in un materiale ecologico quale il gres. Aspetto al centro anche del- le strategie del gruppo Wienerberger, che in tema di sostenibilità si è posto obiettivi molto ambiziosi: raggiungere la carbon neutrality nei prossimi 3 anni.

Vantaggi che la soluzione ha dimostrato ampiamente già in una delle sue prime applicazioni, il risanamento con gli elementi in DURA.PC del collettore fognario di Arnhem, in Olanda. Un progetto delicato, in quanto in pieno centro storico, effettuato senza alcuno scavo, che è stato premiato con il No- Dig Award del Netherlands Society for Trenchless Technology, l’associazione olandese del no-dig. Vantaggi dei quali potranno beneficiare a breve anche gli abitanti di Torino, dove il prossimo mese di aprile inizieranno i lavori di risanamento di una porzione del collettore fognario a servizio della città, che sarà realizzato con la tecnologia DURA.CL.

Il risanamento, appena completato, del collettore di Sint Truiden
in Belgio, effettuato con DURA.CL
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